Alimentazione Speciale

giovedì 14 gennaio 2010, 23:56

Celiachia: cibi proibiti e cibi permessi



La dieta senza glutine è una scelta obbligata per i celiaci. Non c'è via di scampo. Si tratta dell'unica possibilità terapeutica per questa malattia immunologica.

 

Ma evitare il glutine non è semplice, nè è sempre possibile. I cereali proibiti, infatti, non solo si trovano come ingredienti in moltissimi prodotti alimentari, ma possono anche contaminare accidentalmente alcuni alimenti (privi naturalmente di glutine) durante il processo di lavorazione.

 

Oltre agli alimenti proibiti ed a quelli permessi, è quindi necessario considerare anche la categoria degli alimenti "a rischio". Cioè gli alimenti per i quali esiste un reale rischio di contaminazione accidentale da glutine.

 

Gli alimenti proibiti sono quelli contenenti naturalmente glutine. Comprendono i cereali vietati (grano, orzo, segale, avena, farro e triticale), nonchè tutti i prodotti derivati da o contenenti tali cereali. E quindi: farina, semola, amido, malto, crusca, fiocchi, pasta, pane, pizza, focaccia, piadine, crackers, grissini, biscotti, torte, besciamella ed ogni tipo di alimento impanato od infarinato.

 

Gli alimenti permessi sono quelli naturalmente privi di glutine e per i quali non sussiste alcun rischio di contaminazione da glutine durante la loro produzione o lavorazione. Comprendono i chicchi dei cereali consentiti (riso, mais, grano saraceno. manioca, miglio e sorgo), tutti i tipi di carne e di pesce, le uova, il prosciutto crudo, il latte, la panna, lo yogurt naturale, i formaggi freschi o stagionati, nonchè tutti i tipi di frutta, verdura e legumi tal quali, cioè non miscelati ad altri ingredienti.

 

Tra gli alimenti permessi si devono anche considerare lo zucchero, il miele, la pappa reale, il burro, lo strutto, gli oli vegetali, l'aceto non aromatizzato, il sale, il pepe, le spezie e la maggior parte delle erbe aromatiche.

 

Tutti gli altri prodotti alimentari rientrano nella categoria degli alimenti a rischio. Alimenti cioè privi naturalmente di glutine, ma per i quali esiste il rischio di contaminazione durante i processi di lavorazione, trasporto o commercializzazione degli stessi. Di questa categoria fanno parte (purtroppo) anche i prodotti derivati dai cereali permessi, come la farina, la fecola, l'amido, i fiocchi, le cialde e le gallette.

 

Una dieta senza glutine potrebbe apparire a prima vista una dieta fatta di rinunce e di restrizioni. Ma così non è, se si considera l'estrema versatilità di alimenti come il riso, il mais, la patata ed i legumi, con i quali è possibile realizzare una varietà di appetitosissime ricette. Basta un tocco di creatività!

 

Chiara De Carli



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