Mangiare Sano
lunedì 21 settembre 2009, 01:15Pane, bianco o integrale?
Nell'ultimo secolo il contenuto di fibre è notevolmente diminuito non solo per la maggiore raffinazione delle farine, ma anche per le mutate abitudini alimentari. questo è un bene?
Il minore uso di vegetali e il sempre maggiore consumo di carni e formaggio provocano effetti negativi a livello gastrico e intestinale.
Un minor senso di sazietà che induce l'individuo a superare il suo fabbisogno calorico giornaliero, una sensazione causata da alimenti poveri di fibre, che provocano una minore secrezione di saliva e succhi gastrici edi conseguenza una minore distensione delle pareti gastriche, con anticipato svuotamento dello stomaco.
Un maggior tempo di permanenza nell'intestino, 40 ore per il pane bianco e 24 ore per il pane integrale, causato dal minor volume di residui causando: aumento dell'assorbimento di sostanze caloriche (carboidrati raffinati, grassi e composti azotati) che possono favorire anche obesità e diabete; aumento dell'assorbimento di colesterolo, con l'insorgere di malattie collegate al metabolismo ( coronaropatie, colecistopatie, ecc. ); diminuzione dell'assorbimento e della degradazione di acidi biliari, a causa dalla presenza di una flora batterica anaerobica; necessità di aumentare la pressione endoaddominale per favorire l'evacuazione delle feci, che ostacola il reflusso venoso dell'area del retto e degli arti inferiori. E` dunque consigliabile un maggior consumo di pane integrale rispetto a quello bianco, non solo per il maggiore contenuto di principi nutritivi, quanto per il suo maggior contenuto di fibre.
Lucia Lamberti