Dietetica
martedì 29 settembre 2009, 17:33Fibrati e omega 3 per abbassare i trigliceridi
L'ipertrigliceridemia e i modi per combatterla
I trigliceridi sono un tipo di grassi molto importanti per il nostro organismo, ma è importante mantenere la loro presenza in concentrazioni normali per non rompere gli equilibri del nostro sistema.
L'ipertrigliceridemia insieme all'ipercolesterolemia sono le due patologie più diffuse e che devono essere tenute sotto controllo a causa delle conseguenze che possono causare alla salute in generale e al sistema cardiovascolare in particolare.
L'ipertrigliceridemia è un'alterazione lipidica caratteristica delle malattie coronarie. Occorre quando aumenta la sintesi epatica della lipoproteina di densità molto bassa (VLDL), la quale trasporta i trigliceridi dal fegato al resto del corpo. Quando il livello dei trigliceridi nel sangue sale a più di 150 mg/dl parliamo per l'appunto di ipertrigliceridemia. Per controbattere questa situazione è importante:
- Seguire una dieta adeguata povera di grassi saturi e zuccheri semplici
- Praticare attività fisica in modo periodico
- Prendere farmaci per diminuire i trigliceridi
Quando una dieta equilibrata, associata a un regolare programma di attività fisica, non basta a mettere a posto i valori dei trigliceridi nel sangue, occorre intervenire con farmaci specifici. Tra questi i fibrati e gli acidi grassi omega 3.
I fibrati sono agenti che attivano e promuovono l'ossidazione degli acidi grassi, la quale riduce di un 36% la concentrazione dei trigliceridi nel sangue e aumentano la sintesi del colesterolo buono o HDL di un 8%.
Gli acidi grassi omega 3: hanno lo stesso meccanismo d'azione dei fibrati, però senza i suoi effetti collaterali, in quanto trattasi di una sostanza naturale. In azione combinata con i fibrati possono far abbassare i trigliceridi di un 50%.
Inutile ribadire che con un'attività fisica regolare e controllata associata ad una buona dieta, la qualità della nostra vita migliorerà senza dubbio.
Virginia Lombardo