Dietetica

giovedì 14 luglio 2011, 23:03

Il gelato: consumato al termine di un pasto agevola la digestione

Il gelato ha poche calorie e molte sostanze nutritive, ed è anche ottimo per stimolare la digestione



Il gelato è il dessert ideale non solo perché è una prelibatezza che consente di concludere il pranzo o la cena all’insegna della bontà, ma anche perché agevola notevolmente la digestione.


Non è affatto vero che il gelato al termine di un pasto è una soluzione da evitare per chi è a dieta o per chi, in generale, desidera mantenere un buon livello di forma fisica; al contrario il gelato è il dolce ideale, leggero è fresco, a patto ovviamente che venga mangiato in quantità non eccessive e possibilmente scegliendo gusti non particolarmente pesanti ed elaborati.


Nell’ottica della digestione, infatti, il gelato stimola il processo di assimilazione dei cibi consumati durante il pasto; essendo un alimento freddo, la sua temperatura esercita un’azione stimolante nei confronti sia delle contrazioni dello stomaco che sulla secrezione di succo gastrico, fondamentale per una digestione accurata.


L’utilità del gelato per le sue finalità digestive è talmente riprovata che in molte occasioni, soprattutto nel caso i pasti lunghi e ricchi, tra una portata e l’altra vengono offerte delle piccole porzioni di gelato, principalmente dei sorbetti alla frutta.


I gusti di frutta sono quelli più indicati per quanto riguarda il gelato da consumare come dessert, in quanto sono decisamente leggeri, poveri di grassi e ricchi di utili sostanze nutritive.


Mentre, come detto, il gelato stimola la digestione, molti dolci più classici consumati al termine di un pasto non fanno altro che appesantire il processo digestivo, rendendolo più lento ed aumentando ulteriormente l’apporto calorico, cosa che ovviamente mal si concilia con un’alimentazione equilibrata ed è assolutamente sconsigliabile per fa uso di integratori dietetici.


Infine, un utile consiglio: affinchè il gelato sia utile alla digestione è bene mangiarlo immediatamente dopo l’ultima portata del pranzo o della cena; quando il processo di digestione è già avviato, infatti, il contributo del gelato ai fini digestivi diviene praticamente nullo.

 

Riccardo G.



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