Dolcificanti: una valida alternativa allo zucchero?

Proprietà e corretto utilizzo dei dolcificanti

Al giorno d’oggi l’impiego di dolcificanti alternativi allo zucchero comune (saccarosio) o agli zuccheri contenuti nella frutta (glucosio e fruttosio) è una pratica sempre più diffusa. Da un lato infatti soddisfano le esigenze di chi desidera ridurre l’apporto calorico della dieta, dall’altro consentono ai soggetti diabetici di gustare alimenti dolci senza incorrere in gravi rischi per la salute.

I dolcificanti sono ingredienti naturali o di sintesi dotati di un potere addolcente paragonabile o superiore a quello del comune zucchero, ma con un minor contenuto calorico. Tra quelli maggiormente impiegati si ricordano l’aspartame, la saccarina, il sucralosio, l’acesulfame ed i polioli (come ad esempio il mannitolo ed il sorbitolo).

Nonostante i dolcificanti siano stati (e continuino ad essere) al centro di periodiche polemiche o allarmismi, ad oggi non è ancora stato possibile dimostrare alcun effetto dannoso per la salute. Anche la tanto pubblicizzata associazione tra assunzione di dolcificanti e sviluppo di neoplasie non ha ad oggi alcun fondamento scientifico.

Tuttavia è sempre meglio precisare che il solo ricorso ai dolcificanti non è sufficiente a garantire una dieta ipocalorica, né un’adeguata perdita di peso. Ad esempio, una torta o una tavoletta di cioccolato preparati con edulcoranti e privi di zucchero, sono pur sempre alimenti fortemente calorici a causa del loro elevato contenuto in grassi.

Inutile dire, infatti, che per seguire un corretto regime ipocalorico è necessaria la riduzione della quantità totale di calorie introdotte con la dieta (e non solo di quelle provenienti dagli zuccheri), abbinata ad una regolare attività fisica.

Chiara De Carli