Dietetica

martedì 07 aprile 2009, 17:04

Derivati dello zucchero.

Derivati dello zucchero.



Spesso si utilizzano nella alimentazione quotidiana dolcificanti naturali o sintetici al posto del comune zucchero da cucina. Alcuni di essi sono molto dolci e quindi ne basta una quantità inferiore per dolcificare, altri non possono essere assorbiti né metabolizzabili dall’organismo, non causano perciò aumenti della glicemia, né assorbimento di calorie. Sono ampiamente utilizzati come additivi dall'industria alimentare (cioccolato "senza zucchero", panettoni e gelati) e farmaceutica (gomme, caramelle, sciroppi, prodotti per diabetici). Il maltitolo, così come il sorbitolo, lo xilitolo e il lattitolo è in realtà un polialcole, una sostanza che, come detto, non può essere assorbita, permanendo nell’intestino trattiene acqua e può causare spiacevoli effetti lassativi se ingerita in quantità eccessiva. Molto spesso poi si usa anche il fruttosio, molto dolce e quindi sufficiente in minori quantità per dolcificare: inoltre è anche molto interessante in quanto per essere metabolizzato non ha bisogno di insulina, è quindi adatto per i pazienti diabetici, viene assorbito rapidamente e non provoca bruschi rialzi glicemici. Proprio queste caratteristiche lo rendono tuttavia un dolcificante “pericoloso”. Un consumo eccessivo di fruttosio, non sottoposto allo stesso fine controllo del glucosio, “intasa” le vie metaboliche del fegato causando un eccesso di sintesi di grassi. L’uso di questo zucchero è infatti sconsigliato nei casi di ipertrigliceridemia.



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