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martedì 24 maggio 2011, 15:33Ipertensione e caffè: nessun rischio la pressione
Una ricerca smentisce il rischio d’ipertensione collegato al caffè
L’ipertensione è un problema serio, che non deve mai essere sottovalutato.
Purtroppo però questo non sempre succede, e quando i rischi dell’ipertensione si manifestano, spesso può essere tardi, con tutti gli effetti che ne derivano.
Quando si accusa il problema della pressione alta, la prima attenzione cade sull’alimentazione e ai cibi che possono generare l’ipertensione.
Il caffè è sempre stato l’imputato numero uno che insieme al sale, sono stati considerati attentatori della pressione alta e quindi dell’ipertensione.
Oggi arriva una ricerca, nella quale i ricercatori spiegano che in base a questa sperimentazione, hanno potuto appurare che il consumo di caffè, non è concausa della pressione alta e quindi dell’ipertensione.
Gli studiosi della Louisiana University hanno esaminato circa 170.000 persone che bevevano assiduamente da una ma a due o tre tazze di caffè il giorno, alcuni anche di più.
Nel lungo periodo i ricercatori hanno, di fatto, constatato che chi beveva diverse tazze di caffè al giorno, non aveva necessariamente problemi d' ipertensione, o comunque non erano a questo correlati.
Questo sta a significare che non ci sarebbe nessun collegamento d' ipertensione tra i soggetti che assumevano caffè con quelli che non lo bevevano.
I ricercatori si sono dichiarati sorpresi di questo stesso esito.
Oltre a qualche problema d’insonnia notturna per chi beve davvero tanto caffè durante la giornata, non è stato comprovato che le quantità influivano sui soggetti con problemi d’ipertensione.
Il rischio di quest’ultima è davvero minimo, hanno concluso i ricercatori.
Fermo restando che eventuali problemi d’insonnia, possano recare disturbi del sonno, è bene sempre quantificare le giuste quantità quotidiane senza esagerare con le tazze di caffè, che dovrebbero così essere accertate in un numero ragionevole.
Il consiglio migliore è quello di non consumare più di 3 tazze al giorno, e se si hanno problemi di insonnia, è bene evitarlo nelle ore preserali e notturne.
Tiziana Cazziero