Mangiare Sano

giovedì 27 gennaio 2011, 12:37

L’aceto balsamico, sapore bontà e amico della salute

Un buon alleato in cucina.



L’aceto balsamico, quante volte avrete letto questo nome nei vostri libri di ricetta e chissà quante di voi lo utilizzano quotidianamente per dare un tocco frizzante ai vostri piatti.
 
L’aceto balsamico non è solo sinonimo di sapore ed esaltazione delle pietanze, è anche un valoroso aiuto e sostenitore della nostra salute. In esso, infatti, sono racchiuse una serie di sostanze ed elementi che spesso s’ignorano.

L’aceto balsamico è utilizzato perché ha un gran potere di glorificare anche i piatti apparentemente più semplici. Una semplice insalata può diventare superba se aggiungiamo un cucchiaino dio aceto balsamico.

Anche molti piatti possono essere agevolati dal suo utilizzo. La carne per esempio che sia di manzo o bianca come il classico petto di pollo cotti alla piastra, basta un piccolo gesto e versarvi qualche goccia in fase finale di cottura per elevare il sapore del cibo che si sta cuocendo.

Si sposa benissimo anche con il pesce, oltre a essere insaporito con l’olioextravergine di oliva, l’aceto balsamico dà un tocco in più al tuo piatto.

Che siano piatti freddi o caldi, il suo apporto è un tocco gratificante per il palato e soprattutto anche per il nostro organismo. Infatti, è un prezioso antiossidante.

Aiuta il nostro corpo a contrastare l’azione dei radicali liberi, che attaccano il nostro sistema cellulare.

Combatte l’invecchiamento delle nostre cellule, e con la sua funzione ne rallenta il decorso, così come tutte le funzioni degli antiossidanti che sono assunti con la corretta alimentazione.  Può inoltre comportare anche altri diversi fattori positivi.

Esegue la pulizia del sangue, e stimola la digestione, contribuendo a diminuire casi e situazioni sconvenienti di gastrite.

Insieme a miele, sembra anche che sia un ottimo stimolante per tutte le nostre funzioni metaboliche, e addirittura che sia un forte agente diuretico. L’aceto balsamico ha le stesse proprietà sopra elencate dei suoi familiari, aceto bianco e rosso, che sono più comunemente usati in cucina, si differenzia da questi ultimi per il processo finale di costituzione.

L’aceto balsamico, ottenuto dalla normale fermentazione del mosto, è poi sottoposto a un’ulteriore e delicata tecnica di cottura che lo rende cremoso e denso, donandogli quell’effetto visivo che siamo abituati a vedere e soprattutto un sapore acceso, vivace e frizzante.

Tiziana Cazziero



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