Mangiare Sano

martedì 29 luglio 2014, 00:59

Importanza del sale iodato

Qual'è l'importanza del sale iodato in ambito alimentare?



Qual è l’importanza del sale iodato per quanto riguarda le abitudini alimentari? Prima di rispondere a questa domanda, cerchiamo di capire che cosa si intende per sale iodato, e cosa distingue questo particolare sale dal sale da cucina comunemente utilizzato per il condimento dei cibi.

 

Il sale iodato è un sale da cucina ricavato direttamente dall’acqua marina, o in alternativa da miniere di salgemma, a cui vengono aggiunte in maniera artificiale delle quantità di iodio, sostanza molto importante per la salute ed il benessere.

 

Il fatto che il sale iodato sia ricavato, come detto, dall’acqua marina, non deve far confondere: questo sale infatti è comunque un prodotto diverso rispetto al sale marino, il quale comunque contiene delle quantità iodiche superiori rispetto al sale da cucina per eccellenza, cioè il cloruro di sodio.

 

Lo iodio è una sostanza effettivamente molto utile per l’organismo, ed adempie a numerosissime, importanti funzioni.

 

Anzitutto, lo iodio favorisce la produzione di energia all’interno dell’organismo, stimola i naturali processi metabolici, dunque favorisce lo smaltimento del grasso in eccesso, favorisce il contenimento del colesterolo, mantiene più forti e più belli i capelli, così come le unghie, ed inoltre stimola la conversione di determinate sostanze, quali il beta carotene, in vitamina A.

 

Oltre a quanto sottolineato, tutti aspetti certamente molto importanti, bisogna sottolineare che lo iodio ha un ruolo cruciale anche per quanto riguarda la condizione mentale dell’individuo.

 

In generale, infatti, lo iodio è assolutamente da ritenersi un alleato dell’acutezza mentale, ed allo stesso tempo i soggetti interessati da carenze iodiche possono riscontrare, dal punto di vista mentale appunto, dei problemi anche piuttosto seri, soprattutto per quanto riguarda i bambini.

 

Si può bene intuire, insomma, per quale ragione consumare delle quantità di sale iodato sia certamente un’ottima abitudine; tra l’altro bisogna sottolineare che, purtroppo, le persone che sono interessate da carenza di iodio sono davvero numerose, probabilmente perché non vi è un’adeguata conoscenza circa la reale utilità di questa sostanza.

 

Non vi sono davvero dubbi, insomma, sul fatto che un valido apporto di iodio sia un qualcosa di realmente molto utile per la persona, e ciò è riscontrato dal fatto che in determinate zone geografiche del mondo, in cui appunto la quantità di iodio abitualmente consumata è molto carente, sono piuttosto diffuse determinate patologie.

 

Questo non significa affatto, sia chiaro, che lo iodio può essere consumato in maniera smodata: sebbene le quantità in eccesso di questa sostanza vengano espulse dall’organismo senza particolari problemi, un utilizzo eccessivo può sicuramente rivelarsi dannoso.

 

Il sale iodato non è certamente l’unica fonte di iodio in ambito alimentare, ma è sicuramente da considerarsi una delle principali. Cibi che contengono rilevanti quantità di iodio sono certamente il pesce, i crostacei, ed anche il latte e la carne, se pur in minor misura.

 

Insomma, adoperare in cucina il sale iodato piuttosto che il sale tradizionale è sicuramente un’abitudine positiva; proprio perché, come detto, è comunque importante non esagerare, gli esperti raccomandano un utilizzo quotidiano di circa 6 grammi di sale iodato, da utilizzarsi per condire le pietanze consumate nell’arco della giornata.

 

Riccardo G.



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