Mangiare Sano

sabato 22 gennaio 2011, 18:54

Lo iodio : a cosa serve?

Lo iodio importante in cucina per la salute.



Sentiamo spesso parlare di iodio e con molta più frequenza, è menzionata in cucina la parola, sale iodato rispetto al passato.

Ma a che cosa serve questo elemento nel nostro organismo?

Questo è individuato principalmente nella tiroide ed è strettamente collegato al suo perfetto funzionamento.

Quando si verificano le patologie identificate come ipotiroidismo e ipertiroidismo, significa che la tiroide non esegue il suo funzionamento corretto nel nostro organismo, e questo meccanismo può essere alterato dalla presenza di iodio, che può essere carente o anche in eccesso.

Lo iodio abbiamo detto che è quindi presente negli ormoni tiroidei, e quindi responsabile della giusta dinamicità del metabolismo e delle conseguenze a questo correlate.

L’eccesso di iodio definito sindrome IDD (Iodine defincency disorders), origina l’ipotiroidismo e la formazione del gozzo.

Quest’ultimo equivale a una reazione della tiroide che in mancanza di iodio mette in atto un sistema per sopperire alla mancanza dello iodio, comportando un aumento delle cellule e quindi l’effetto quello che tutti conosciamo e cioè s’ingrossa.

Gli effetti patologici dovuti a carenza di iodio possono essere molto importanti per la salute, soprattutto per le donne in gravidanza, che potrebbe recare seri danni al neonato, con addirittura rischio di aborto, mortalità perinatale, difetti congeniti, nanismo e sordomutismo.

Nell’individuo invece comporta un’insolita stanchezza, apatia, e le funzionali mentali subiscono un notevole mutamento in negativo.

Per questo motivo oltre a consumare alimenti contenenti questo elemento, fu emanato un decreto con il quale si permetteva di inserire nei beni di consumo, sale da cucina iodato o con aggiunta di iodio.

Gli alimenti in cui troviamo presenza di iodio sono le uova, il pesce, il latte e suoi derivati, acqua potabile, e nei molluschi.

Questo è assorbito dal nostro intestino, ma va aggiunto anche per un assorbimento migliore di questo costituente è consigliabile associarlo al selenio.

Invece esistono anche alimenti che inibiscono il suo assorbimento da parte del nostro organismo, come il cavolo, la rapa, la cipolla e le noci.

Tiziana Cazziero



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