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giovedì 02 aprile 2009, 17:20

Per una alimentazione integrata

Per una alimentazione integrata



L'energia contenuta nei cibi è l'unica fonte di energia che gli animali e l'uomo sono in grado di utilizzare. Viene valutata in termini di energia chimica, in realtà si tratta di energia biologica, che separa dunque ciò che è vivente da ciò che è inanimato, ciò che è capace di crescere da ciò che rimane immutato.

L'uomo è legato a tutto il resto dell'universo da una vera e propria catena energetica, che origina dal cosmo, in effetti il sole fornisce l'energia necessaria che informa e trasforma con il calore e la luce. Dal sole si passa alle piante che nutrono l'uomo e gli animali erbivori e da essi ancora all'uomo e agli animali carnivori, in un processo di trasformazione continuo, fino a compiere il cerchio quando l'energia viene riconvertita in calore, dispersa all'esterno per essere riutilizzata in un ulteriore processo circolare.

È un concetto questo fondamentale nella filosofia cinese che considera parte dell'energia globale e vitale dell'universo fin la più piccola quantità di calore.

L'energia che l'uomo utilizza per crescere e riprodursi è dunque fornita dalle sostanze vegetali e animali del nostro mondo. Per rimanere sano sarebbe forse sufficiente introdurre nell'organismo necessarie per mantenere l'omeostasi, cioè l'equilibrio fra le "entrate" e le "uscite", in termini di sostanze nutrizionali in genere, quindi vitamine, sali minerali, carboidrati, proteine, grassi. Alcuni scienziati ipotizzano che se si potesse mantenere il bilancio energetico in perfetto equilibrio, la vita media aumenterebbe progressivamente di almeno dieci anni, cosa che non sarebbe possibile nemmeno eliminando d'un sol colpo tutte le malattie conosciute! Teoricamente, secondo vari studi, la vita umana potrebbe giungere fino a 115-120 anni, tra le cause che lo impediscono probabilmente la scorretta alimentazione è al primo posto. In effetti anche se non causa danni apparenti provoca un invecchiamento precoce dei tessuti.

Per assumere fattori nutrizionali qualitativamente validi sarebbe utile rivolgersi a prodotti di coltivazione biologica e a carni di animali allevati secondo criteri che rispettino la qualità di vita degli animali stessi, cibo naturale, movimento, aria aperta, assenza di trattamenti ormonali e farmacologici. La proporzione dei cibi assunti durante le ventiquattro ore è indicativamente costituita per il 65% da carboidrati, per il 25% da grassi e per il 10% da proteine, il resto da vitamine e sali minerali e oligoelementi.

Il conto delle calorie in realtà non è un parametro corretto, infatti se non si tiene conto della natura e della proporzione dei nutrienti, si possono avere squilibri, carenze e addirittura danni tissutali.

Le calorie sono fornite soprattutto dai carboidrati, mentre i grassi e le proteine forniscono materiale plastico cioè sostanze utilizzate dall'organismo per le strutture corporee, quali ossa e muscoli e tessuto connettivo. Inoltre servono per i processi riparativi cellulari. Se si eliminano i carboidrati dalla dieta per un lungo periodo, più di 15-20 giorni, si sottopone il corpo ad un lavoro dispendioso, e ad un notevole spreco energetico in quanto il corpo inizia a produrre i carboidrati a partire dai grassi e dalle proteine.

Le vitamine non forniscono energia, ma sono essenziali per il corretto funzionamento delle reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo, e dai quali dipende la nostra sopravvivenza. I sali minerali, infine, sono sostanze chimiche semplici, ma anch'essi assolutamente indispensabili per lo sviluppo e la buona salute del nostro corpo, si dividono in macroelementi come calcio, sodio, potassio, magnesio, cloro, fosforo, zolfo, di cui abbiamo bisogno in quantità giornaliere che vanno dai 100mg ai 1000 e più mg, e in oligoelementi, o metalli traccia, come ferro, manganese, rame, iodio, zinco, cromo, selenio e altri, le cui necessità sono molto inferiori e variabili. Questi ultimi sono soprattutto biocatalizzatori, cioè dei veri e propri regolatori dei processi vitali. Esercitano un'azione favorevole in ben precise quantità, e sono abbinati ai vari enzimi, per la loro precisione e profondità di azione vengono anche usati a scopo terapeutico.



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