Dietetica

mercoledì 05 maggio 2010, 00:37

Dieta vegetariana: benefici e svantaggi

Vantaggi e svantaggi della dieta vegetariana



Essere vegetariani è spesso una scelta di vita. Alcune persone diventano vegetariane per motivi etici o religiosi, altre invece eliminano la carne dalla dieta per motivi di salute, essendo la carne una delle principali fonti di grassi dannosi.

 

La maggior parte delle diete vegetariane non contiene, o contiene in quantità limitata, prodotti di origine animale. Tuttavia vi sono diversi modi per essere vegetariani. Nella dieta vegeteriana stretta (o vegana) sono ammessi solo alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, frutta secca, legumi e cereali). Nella dieta latto-vegetariana, oltre ai prodotti di origine vegetale, sono ammessi anche i prodotti caseari (latte, formaggio, yogurt), mentre la dieta ovo-latto-vegetariana include anche le uova. Infine la dieta semi-vegetariana esclude solo la carne rossa, ed è pertanto basata su prodotti di origine vegetale, derivati del latte, uova e pesce (talora anche pollo),

 

Indipendentemente dal tipo di dieta vegetariana, l'eliminazione della carne, così come quella di altri prodotti di origine animale, può apportare alcuni effetti benefici per la salute e può essere di aiuto nella prevenzione o nel controllo di una varietà di comuni condizioni patologiche, come l'obesità, l'ipercolesterolemia, l'aterosclerosi, le patologie cardiache ed alcuni tipi di tumore, compreso quello al colon.

 

Infatti le diete vegetariane sono naturalmente povere di grassi (in particolare di grassi saturi, o grassi "cattivi") e colesterolo, mentre sono incredibilmente ricche di fibra e antiossidanti, che svolgono un ruolo importante nel controllo del peso e dei livelli di colesterolo, nella detossificazione dell'organismo e nella prevenzione dei danni causati dai radicali liberi, notoriamente associati all'invecchiamento dei tessuti e ad una varietà di condizioni degenerative croniche o tumorali. Inoltre le diete vegetariane sono spesso povere in sodio e ricche in potassio, un aspetto importante nel controllo e nella prevenzione dell'ipertensione.

 

Tuttavia le diete vegetariane, e specialmente quella vegana, presentano anche qualche svantaggio. Eliminando dalla dieta la carne ed altri prodotti di origine di animale, infatti, i vegetariani si privano di importanti fonti di proteine, calcio, ferro e vitamina B12. La carenza di proteine e di calcio è in realtà un aspetto che interessa prevalentemente i vegani, dal momento che la loro dieta esclude completamente anche uova, latte e derivati. E' tuttavia possibile, anche per i vegani, ridurre il rischio di carenze proteiche e di calcio includendo nella dieta abbondanti quantità di alimenti vegetali ricchi in proteine (legumi, frutta secca, cereali integrali) e calcio (vegetali a foglia verde). In alternativa è necessario ricorrere ad un'appropriata integrazione con prodotti specifici.

 

Altre due comuni carenze che si possono riscontrare negli individui che seguono una dieta vegetariana riguardano il ferro e la vitamina B12. Le principali fonti di ferro per l'organismo sono infatti rappresentate dal fegato e dalla carne rossa e, in minor misura, dal pesce e dal pollame. Anche alcuni prodotti di origine vegetale sono buone fonti di ferro, anche se in questi alimenti il ferro si trova in una forma (detta ferro non-eme) meno facilmente assorbibile ed utilizzabile dall'organismo umano rispetto al ferro presente negli alimenti di origine animale (ferro eme). Tuttavia, un modo semplice per aumentare la disponibilità del ferro non-eme presente negli alimenti di origine vegetale consiste nel consumare contemporaneamente alimenti ricchi in vitamina C o, in alternativa, integrare la dieta con vitamina C, nonchè evitare di consumare te o caffè durante i pasti.

 

Per quanto riguarda la vitamina B12, questa si trova solo nei prodotti di origine animale (in particolare fegato, frutti di mare e carne di manzo), mentre è completamente assente in quelli di origine vegetale. Ciò spiega perchè la dieta dei vegetariani, in particolare dei vegani, dovrebbe includere alimenti arricchiti con vitamina B12 (in genere pane, cereali o derivati della soia) oppure essere integrata con prodotti specifici a base di vitamina B12.

 

In ogni caso è importante ricordare che il miglior modo per svelare la presenza di carenze subcliniche (e quindi prevenire carenze conclamate) è attraverso regolari esami del sangue (emoglobina, ferritina, ferro sierico, vitamina B12). Solo in questo modo i vegetariani possono sapere se la loro dieta è completa e bilanciata e quindi fare i necessari aggiustamenti per correggere ogni eventuale carenza nutrizionale.

 

Chiara De Carli

 



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