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martedì 15 luglio 2014, 02:29Beta carotene e abbronzatura, che relazione c'è?
Come mai beta carotene e abbronzatura sono spesso messi in relazione?
Come mai beta carotene e abbronzatura sono spesso messi in relazione tra loro? Prima di rispondere a questo quesito, cerchiamo di comprendere che cosa è esattamente il beta carotene, ed in quali alimenti è contenuto.
Il beta carotene è una sostanza largamente contenuta nelle carote, nonché nei peperoni, negli spinaci, nelle albicocche, nelle bietole, ed in altre tipologie di frutta e verdura.
Si tratta esattamente di una provitamina la quale può vantare numerose proprietà interessanti sul piano nutrizionale, ragion per cui i nutrizionisti consigliano sempre di prevederne delle piccole quantità nelle proprie abitudini alimentari.
Il beta carotene, infatti, è anzitutto un potente antiossidante, dunque è in grado di contrastare in modo molto efficace i radicali liberi e la loro azione di invecchiamento cellulare.
Per via di questa caratteristica così particolare, il beta carotene è considerato, assieme ad altri antiossidanti, come una vera e propria sostanza antitumorale, ma ovviamente affermazioni di questo tipo vanno considerate con grande accortezza, vista la grande complessità che si cela, purtroppo, dietro queste patologie.
Il beta carotene è inoltre precursore della vitamina A, anche nota in gergo scientifico come “retinolo”, ed è proprio questa la caratteristica per cui beta carotene e abbronzatura sono così spesso messe in relazione tra loro.
La vitamina A, come può confermare qualsiasi dermatologo, è un elemento nutrizionale davvero importantissimo per chi desidera favorire l’abbronzatura.
Non è un caso se, a chi desidera abbronzarsi in maniera uniforme ed evidente, viene consigliato di consumare buone quantità di frutta e verdura; oltre ad essere degli alimenti ricchi di sali minerali e dall’elevato potere idratante, aspetto questo davvero importante per stimolare l’abbronzatura, questi alimenti contengono appunto ricche quantità di vitamina A, alla quale è attribuita una funzione davvero molto importante.
La vitamina A ha effettivamente una relazione molto stretta con l’abbronzatura, essendo in grado di stimolare la naturale produzione, da parte della cute, di melanina. Di cosa si tratta esattamente?
La melanina è una sostanza naturalmente contenuta nella pelle, in quantità diverse da persona a persona.
Chi ha una pelle scura ha delle quantità di melanina alte, al contrario chi ha la pelle chiara ne ha delle quantità più basse, dunque non è sbagliato affermare che la quantità di melanina presente nella propria pelle dipende dal proprio fototipo.
La funzione della melanina è sostanzialmente quella di proteggere la pelle dall’aggressione compiuta dai raggi solari: la cute, esposta al sole, reagisce producendo melanina, in quantità superiori tanto più forte sia l’irraggiamento e tanto più prolungata la permanenza sotto il sole.
Ovviamente, la naturale produzione di melanina non garantisce affatto una protezione completa della pelle: si tratta di una reazione naturale della cute, ma ovviamente prendere il sole con la dovuta cautela e proteggendo la pelle con prodotti adatti al proprio fototipo è indispensabile.
La produzione di melanina da parte dell’epidermide, dal punto di vista pratico, non significa solo protezione dai raggi solari, ma anche un cambiamento del colorito: la pelle infatti, producendo melanina, si fa più scura, dunque si abbronza.
Ecco perché, dunque, la vitamina A è messa strettamente in relazione con l’abbronzatura, di conseguenza anche beta carotene e abbronzatura sono strettamente correlati.
Alimentarsi con cibi ricchi di beta carotene, durante i mesi estivi, può certamente essere un’ottima abitudine: beta carotene e abbronzatura sono un vero e proprio binomio.
Riccardo G.