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giovedì 26 gennaio 2012, 14:44Fruttosio, quando è troppo fa male al cuore degli adolescenti
Una ricerca statunitense ha riscontrato un collegamento tra il consumo eccessivo di fruttosio in giovane età e lo sviluppo di malattie cardiovascolari
Uno studio condotto dalla Georgia Health Sciences University, negli Stati Uniti, ha dimostrato una correlazione tra l’elevato consumo di fruttosio nell’adolescenza e l’insorgere di diabete e problematiche cardiovascolari in età adulta e non solo.
La dott.ssa Vanessa Bundy, pediatra residente al Medical College of Georgia, e Norman Pollock, biologo al Georgia Prevention Institute, conduttori della ricerca, hanno preso in esame le abitudini alimentari di 559 adolescenti tra i 14 e i 18 anni, e hanno riscontrato che pressione alta, glicemia alta a digiuno, resistenza all’insulina e fattori infiammatori che contribuiscono all’insorgere di patologie cardiovascolari sono comuni in coloro la cui dieta presenta ingenti quantità di fruttosio.
Si è evinta, inoltre, nel dettaglio, una maggiore assenza di protettori cardiovascolari, come lipoproteine ad alta densità, colesterolo buono e l’ormone adiponectina, che regola il glucosio e il metabolismo degli acidi grassi, e i cui livelli negli adulti sono inversamente proporzionali alla quantità di grasso corporeo.
La dott.ssa Bundy ha messo sull’attenti i genitori, primi inconsapevoli promotori del potenziale sviluppo di malattie cardiovascolari nei figli, possibile in qualsiasi età; ha inoltre affermato l’importanza di misurare i livelli di consumo di fruttosio negli adolescenti non solo con lo scopo di ottenere dati fini a sé stessi, ma per verificare e prevenire l’insorgere di patologie man mano che crescano.
Andrea Proietti