Tutti pazzi per gli alimenti senza glutine, senza celiachia

Ultima moda, senza glutine senza celiachia, sensibilità al glutine dilagante, ma non è celiachia

L'ultima moda, pericolosa e che sta già riscuotendo un grande successo è quella di scegliere alimenti senza glutine perchè si sta meglio, ma non si ha celiachia.

All'apparenza sembrerebbe un grande business alimentare, caro e pericoloso.

Vari testimonial più o meno celeb affermano di stare meglio se si alimentano con alimenti gluten free, seguendo una presunta teoria della sensibilità al glutine, che non è assolutamente la celiachia.

Questa sensibilità presenta una serie di sintomi molto generici, che fanno presumere si abbia una specie di sensibilità al glutine, perchè se si sostituiscono gli alimenti al glutine con quelli senza si sta meglio.

Agisce di sicuro l'effetto placebo e il sentirsi meglio per aver eliminato la sostanza che pensiamo ci intossichi.

Difatti su tutto quello che ruota attorno alla reale esistenza e diffusione della sensibilità al glutine non esistono studi scientifici nè test diagnostici.

A cantare fuori dal coro e a focalizzare l'attenzione su questo fenomeno dilagante è Roberto Corazza del San Matteo di Pavia, che mette tutto nero su bianco su un suo articolo pubblicato Annals of internal medicine.

I celiaci sono meno dell'1% della popolazione e la malattia può essere diagnosticata grazie alla biopsia e alla ricerca degli anticorpi nel sangue.

I sensibili al glutine sono un fenomeno recente, quindi non si hanno dati che ne attestino la reale percentuale nella popolazione, nè esiste un test diagnostico.

Nel frattempo che la scienza produca dati e test, i presunti sensibili, quelli quindi che si affidano al fai da te e all'autodiagnosi aumentano.

Tutto questo fenomeno oltre che a creare qualche problema sull'eventuale diagnosi futura di reale sensibilità al glutine va a pesare nell'economia delle famiglie, perchè alimentarsi senza glutine costa moltissimo.