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sabato 19 ottobre 2013, 00:13Alimenti: Made in Italy degli stranieri, chi il prossimo?
Marchi famosi che erano il vanto del made in Italy, sono oggi stranieri. Chi sarà il prossimo?
L’Italia dei marchi famosi si è pian piano, nel corso degli anni venduta all’estero, marchi famosi che erano il vanto del made in Italy, sono oggi stranieri. Chi sarà il prossimo? Marchi che lasciavano intendere che dietro c’era tutta la qualità e le capacità creative dell’Italia nel settore dell’alimentare, mantengono solo il nome, ma di fatto non sono più italiane, così la Perugina, la Buitoni, L’antica gelateria del corso, la San Pellegrino per citarne alcune. Chi ha fatto la parte del leone con l’acquisto di marchi storici è stata la Nestlè con l’acquisizione delle Perugina, la Buitoni, antica gelateria del corso e la San Pellegrino. A diffondere queste informazioni è una analisi della Coldiretti, che segue da vicino l’evolversi della situazione in relazione soprattutto alle informazioni che trapelano e che vorrebbero a breve anche la Ferrero in mani straniere, per intenderci prodotti notissimi in tutto il mondo come Kinder, Rocher e Nutella solo per citarne alcuni. Quanto valgono i marchi italiani che sono passati in mai straniere? Sono già oltre 10 miliardi dall’inizio della crisi, che ha sicuramente accelerato questo processo di acquisizione di compratori esteri. Le prime acquisizioni storiche sono state quelle delle Perugina e della Buitoni che risalgono al lontano 1988 da parte delle Nestlè. Ci si domanda se proprio la Ferrero sarà la prossima perché si parlava di cedere l'intero capitale al gruppo Toksoz, Turchia, il maggior produttore mondiale di nocciole. Su altri fronti il marchio del lusso LVMH partecipa nel capitale sociale della Pasticceria Confetteria Cova proprietaria della società Cova Montenapoleone Srl. Un imprenditore cinese, ha acquistato l’azienda vitivinicola e agricola Casanova in Chianti per la produzione di vino. Mentre il riso Scotti ceduto al colosso spagnolo Ebro Foods per il 25%.