Agromafie: ecco come agiscono

Le agromafie sono un fenomeno che secondo il rapporto di Coldiretti valgono 12,5miliardi di euro

Agromafie: ecco cosa sono. Le agromafie sono un fenomeno che secondo il rapporto di Coldiretti valgono 12,5miliardi di euro. Le agromafie sì insinuano a tutti i livelli delle filiera dell’agrolaimentare, dal produttore ai trasporti fino ai rivenditori finali. Il volume d’affare che le agromafie muove è pari a 12,5 miliardi di euro che corrisponde al 5,6 per cento dell’intero giro d’affari delle attività criminali. Tutti questi dati sono nero su bianco sull’ultimo rapporto della Coldiretti sulle agromafie. L’esigenza di redigere un rapporto nasce dopo che sono stati confiscati oltre 700 milioni, all'imprenditore di Castelvetrano Giuseppe Grigoli, 64 anni, che veniva definito come il re indiscusso dei supermercati e della distribuzione locale, dalla Direzione investigativa antimafia. La Coldiretti non si limita a dare il giro d’affari nel suo totale, ma rivela che i proventi delle mafie vengono investiti in attività agricole, nella trasformazione alimentare, nel commerciale e nella grande distribuzione. Queste attività condizionano la libertà di iniziativa degli operatori e soprattutto rinforzano la rete di concorrenza sleale. Quindi dai campi alla criminalità con tutte le sue conseguenze nefaste il passo è davvero molto breve. Tra gli effetti più evidenti ci sono i prezzi bassi pagati agli agricoltori, che non riescono a coprire i costi di produzione, ma un rincaro alla vendita, riducendo così gli acquisti. Quindi se il prodotto aumenta ben di 5 volte il prezzo al momento della vendita, ai produttori rimane solo il 17% del prezzo di vendita. Però le agromafie non agiscono direttamente solo sulla filiera, purtroppo sono in grado di agire anche a livello della qualità dei prodotti e soprattutto di non rispettare le norme di sicurezza alimentare spacciando prodotti Made in Italy per quello che non sono.

fonte. Coldiretti notizie