Dietetica

venerdì 03 aprile 2009, 15:11

Dieta e vita all'aria aperta contro la cellulite

Dieta e vita all'aria aperta contro la cellulite



La cellulite è una sindrome poco nota agli stessi medici, molte volte confusa con forme localizzate di adiposità, ma di cui negli ultimi anni sono stati chiariti alcuni aspetti. Utili sono state le indagini morfologiche e biochimiche eseguite sulle biopsie del tessuto sottocutaneo delle zone del corpo più colpite: la regione superiore e laterale delle coscie, i glutei, l'addome. L'osservazione microscopica e l'uso di particolari colorazioni hanno permesso di individuare il "primum movens" nella genesi della "cellulite": il danno a carico dei vasdi sanguigni sono scarsi e spesso occlusi. Questa ipovascolarizzazione porta a una riduzione degli scambi di sostanze e liquidi fra tessuti e vasi sanguigni e a un rallentamento delle reazioni chimiche con accumulo di tessuto fibroso, duro, sclerotico, capace di trattenre nel proprio interno acqua e grasso. Così, attualmente, si spiega la formazione dei noduli sottocutanei tanto tipici della "cellulite" e soprattutto le ondulazioni e le ben note alterazioni "a buccia d'arancia" della cute. Se le alterazioni che stanno alla base della "cellulite" sono ancora poco note, altrettanto incerta ne è l'eziologia, la causa. Gli studi eseguiti fanno ritenere che un posto preminente sia svolto dalla predisposizione genetica, fattore ancora da spiegare. Non aiuta l'osservazione che ha dimostrato come l'età di insorgenza della "cellulite", la sua progressione, la sua totale o parziale risoluzione siano prive, ancora, di regole precise. Le cellule tipiche del tessuto sottocutaneo sarebbero in numero ridotto nelle zone cellulitiche; la struttura dei vasi sanguigni sarebbe, invece, tanto alterata da ridurne la permeabilità e da interferire, quindi, con il passaggio di sostanze e liquidi; risulterebbero, inoltre, compromessi il numero, la sede e la sensibilità dei recettori (cioè delle strutture, normalmente presenti sulla parete delle cellule, che regolano il transito di tutte le sostanze fra l'interno e l'esterno della cellula stessa). Su questa base genetica, ancora poco chiara, agirebbero, variamente associati, altri fattori: squilibri alimentari, erronee abitudini di vita, alterazioni del sistema ormonale e dell'apparato digerente. Si tratterebbe, però solo di concause, coiè di fattori necessari, ma non sufficienti, a causare l'alterazione finale di cui il denominatore comune rimarrebbe l'errore genetico. In particolare, va attentamente valutato il ruolo di eventuali alterazioni ormonali. E' vero che la "cellulite" colpisce soprattutto le donne, ma è altrettanto vero che trattamenti ormonali intrapresi nei rari casi in cui la "cellulite" si associava a insufficienza ovarica o tiroidea non hanno dato i risultati sperati. Come in ogni condizione patologica, anche nella "cellulite" prima di intraprendere terapie farmacologiche sono necessari accurati esami clinici e di laboratorio per individuare eventuali problematiche. Lo stesso vale anche per la dieta, la cui regolazione con la cellulite è spesso enfatizzata. E', infatti, il primo e più importante provvedimento terapeutico solo nei casi, pure frequenti, in cui alla "cellulite" si associa sovrappeso. In queste situazioni, un'alimentazione ipocalorica è l'elemento indispensabile per riuscire ad individuare e circoscrivere le zone realmente interessate da cellulite e non da semplice accumulo di adipe (grasso, cioè, eliminabile solamente con il dimagrimento). In tutti i casi in cui il peso è accettabile, l'intervento dietetico mirerà a correggere eventuali errori qualitativi e comportamentali. Recentemente fra le cause della "cellulite" si sono individuate alterazioni nella struttura del collagene, sostanza di natura proteica presente nel tessuto connettivo sottocutaneo. Alcuni autori raccomandano una dieta che comprenda il 15-20% di proteine, alte quantità di vitamina PP e C, fibre alimentari per il loro contenuto in silicio, elementi costituenti il collagene. Fondamentale, anche più della dieta, è l'igiene di vita: occorre svolgere regolare attività fisica; ridurre assolutamente il fumo, il consumo di alcool, caffeina, teina; eliminare gli indumenti stretti che impediscono una regolare circolazione nelle zone cellulitiche.



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