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mercoledì 20 febbraio 2013, 07:13Obesità: Inghilterra è allarme
L'obesità si sta diffondendo come un'epidemia
L’allarme obesità è suonato da tempo negli USA, che hanno risposto all’emergenza con misure restrittive drastiche e sviluppando campagne di sensibilizzazione e di educazione alimentare. Però l’epidemia dell’obesità ha oltrepassato l’oceano atlantico per fermarsi sulle coste della Gran Bretagna.
Oggi sull’isola 1 inglese su 4 è obeso e le cifre nel dettaglio non sono affatto incoraggianti: 30% della popolazione di alcune città è obesa e in altre città si prevede entro il 2050 il 60% degli uomini sovrappeso, il 50% di donne e il 25% di bambini.
Cifre da capogiro che richiedono un intervento incisivo e immediato, cifre riportate e ben spiegate in un rapporto dell’Academy of Medical Royal Colleges che ha lanciato l’allarme alle autorità.
Così come è già accaduto negli Usa si devono prevedere interventi volti ad arrestare il dilagare dell’obesità, si è stilato un decalogo di norme di comportamanto virtuoso per la prevenzione dell’obesità a livello sociale e governativo.
Queste “istruzioni d’uso” sono funzionali sia alla riduzione della mortalità per malattie indotte dall’obesità come malattie cardiovascolari e diabete, ma anche per tutelare il funzionamento del sistema sanitario nazionale evitando una spesa sanitaria insostenibile che è stata stimata di 5,1 miliardi di sterline l’anno.
In breve lo studio stila una sorta di decalogo con suggerimenti e consigli facilmente applicabili tra questi si propone ad esempio una tassa del 20% sul prezzo delle bibite dolci e gassate, di incrementare il tempo dedicato alle attività fisiche e quindi aumentare le ore di educazione fisica a scuola, informare i genitori che l’obesità si combatte sia dalla primissima infanzia, di ridurre la facilità di accesso e l’alta distribuzione territoriale dei fast food, soprattutto se ubicati nelle vicinanze delle scuole, migliorare l’educazione alimentare e ridurre il divario tra costi e qualità degli alimenti.
L’educazione alla cucina dovrebbe rappresentare il primo stadio per una corretta e sana alimentazione facendo perno sull'educazione dei più piccoli da parte delle famiglie nella scelta del migliore e sano cibo.