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lunedì 02 aprile 2012, 07:19

Alimenti: depressione e cibo spazzatura

Nonostante il cibo spazzatura si copra di colori invitanti e campagne seducenti, sarebbe la porta anche per la depressione



Il consumo di cibo spazzatura aumenta del 51% di cadere in depressione, rispetto a chi non ne mangia.

Eppure il cibo spazzatura, grazie ai suoi colori e alle sue campagne pubblicitarie è accattivante e convincente. 

Cibo che però averebbe anche serie conseguenze sull'aumento del rischio di depressione.  

Lo affermano gli scienziati dell’Università di Las Palmas e dell’Università di Granada e pubblicano la ricerca sulla rivista Public Health Nutrition

 

 

La relazione tra cibo spazzatura o fast food, sta proprio nei tempi di consumazione degli alimenti e dei pasti, più è fast, cioè veloce, più si cade nel baratro della depressione.

 

Il soggetto tipo è single, conduce una vita sedentaria, ha cattive abitudini alimentari, fuma e lavora

più di 45 ore a settimana.

 

Non solo la velocità, ma anche piccole quantità di cibo spazzatura alimentano e aumentano il rischio depressione.

 

Il campione di circa 9000 individui, che non avevano mai avuto depressione, era stato arruolato per partecipare al Progetto SUN dell’Università di Navarra .

In sei mesi, tanto è durato lo studio, a 493 persone è stata diagnosticata la depressione.

Il consumo di cibo spazzatura non sarebbe legato solo all’insorgenza di malattie come obesità e malattie cardiocircolatorie, ma anche sulla salute mentale.

Alimentazione e depressione è la nuova frontiera della ricerca, perché ancora si sa poco, su come gli alimenti possano influenzare anche l’insorgenza di disturbi come la depressione.



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Mederma