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martedì 24 maggio 2011, 07:24

I cibi determinano i microbi intestinali che fanno bene alla salute

Uno studio dell'ISS e della Washington Saint Louis University ci dice perchè



La Washington University School of Medicine a St. Louis e dell’Istituto Superiore di Sanità, hanno pubblicato il 20 maggio sulla prestigiosa rivista Science uno studio che evidenzia che i cibi che si mangiano determinano quali microbi vivranno nell’intestino influenzando la salute. 

"Questi studi - afferma Enrico Garaci, Presidente dell’ISS – dimostrano come un corretto stile di vita e un’alimentazione equilibrata, favoriscono la nostra salute nel breve termine, promuovendo un processo antiaging cellulare e contribuendo al ruolo positivo della flora batterica".

"Stiamo iniziando a comprendere - spiega Jeffrey Gordon, direttore del Center for Genome Sciences & Systems Biology della Washington University in St.Louis - come la dieta e gli alimenti influenzino le comunità microbiche che vivono nel nostro organismo".

Il campione dello studio comprendeva 33 mammiferi e 18 individui, dimostra chiaramente come il cibo ingerito sia legato alle funzionalità intestinali grazie alla presenza di microrganismi. 

I microbi che popolano l’intestino ne influenzano la funzionalità.

Studi recenti dimostrano che la popolazione microbica intestinale può condizionare le funzioni metaboliche, la predisposizione o la protezione di malattie.

Tra queste vanno ricordate l’obesità, il diabete, alcune malattie infiammatorie e forse anche i tumori.  

La ricerca sui 33 animali è avvenuta negli zoo di St.Louis e San Diego negli USA ed ha evidenziato che sebbene questi animali fossero distanti nell’albero genealogico condividono un gruppo un gruppo di microrganismi intestinali, che sono determinati a loro volta dal fatto che gli animali siano erbivori, onnivori o carnivori. 


I ricercatori hanno anche scoperto che la dieta influenza i tipi di microbi che vivono nell’intestino umano.

"Abbiamo analizzato i campioni di feci di 18 individui che praticano un regime di restrizione calorica nella speranza di vivere più a lungo e in salute - racconta Luigi Fontana, coautore dello studio e ricercatore presso l’Istituto Superiore di Sanità e la Washington University di St.Louis -. Continua Fontana - questo ci ha permesso di scoprire che il contenuto di proteine e di fibre nelle loro diete correla con la struttura e la funzione delle comunità microbiche che albergano nell’intestino umano". 

Questo tipo di studio, pubblicato su Science sono importanti per capire quali siano i cibi e le diete migliori per avere benefici dall’attività batterica intestinale. 

Val Didi 



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Categoria: News


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