Bambino

mercoledì 17 febbraio 2010, 11:32

L'otite dei piccoli

Come combattere e prevenire l'otite dei bambini



L'infezione dell'orecchio medio (otite media) rappresenta una delle più comuni patologie dei neonati e dei bambini al di sotto dei 3 anni di età, spesso conseguente ad un'infezione delle vie aeree superiori (naso e faringe), quali l'influenza stagionale o il comune raffreddore.

 

Per capire come da una semplice infezione delle vie aeree possa svilupparsi un'otite, è sufficiente ricordare che la cavità dell'orecchio medio (situata subito al di sotto del timpano e normalmente ripiena di aria) si trova in comunicazione con la parte posteriore delle cavità nasali attraverso speciali canali, chiamati tube di Eustachio. Ed è proprio attraverso questi canali che le infezioni che interessano le cavità nasali o il nasofaringe possono propagarsi all'orecchio medio.


 
Certo non è facile per un genitore capire se il suo piccolo è affetto da otite, soprattutto quando il bimbo non è ancora in grado di parlare. Vi sono comunque alcuni segni e sintomi, in verità piuttosto generici, che possono indicare la presenza di un'infezione dell'orecchio medio: febbre, disturbi del sonno, irritabilità, pianti immotivati, nonchè disturbi dell'equilibrio o dell'udito. Ancora più indicativi sono alcuni comportamenti del bambino, come lo strofinarsi, lo schiacciarsi o il tirarsi l'orecchio dolente.


 
A volte l'otite si risolve da sola, senza alcun trattamento specifico. Più spesso tuttavia è necessario l'uso di antibiotici (quando l'otite è di origine batterica) e talvolta di antidolorifici per alleviare il forte dolore. E' importante ricordare che, anche dopo la risoluzione dell'infezione, possono persistere piccoli problemi di udito per alcune settimane, tuttavia non permanenti.

 

Al momento non esistono strategie specifiche per la prevenzione dell'otite. Misure non specifiche, ma comunque utili, comprendono: la corretta pulizia delle cavità nasali (con soluzione fisiologica e/o appositi aspiratori nasali), tenere il bambino lontano da ambienti inquinati dal fumo di sigaretta ed evitare che il piccolo resti a lungo in contatto con altri bambini malati. E' stato inoltre osservato che i bambini allattati al seno presentano un'incidenza di otite inferiore rispetto ai bambini allattati artificialmente.

 

Da ultimo è importante ricordare che l'otite non è un problema da sottovalutare. A parte il forte dolore e il disagio che essa provoca al bambino, essa può portare, quando non adeguatamente trattata, a gravi conseguenze per l'udito, ed a conseguenti disturbi della parola e del linguaggio. Quindi, quando si sospetta un'otite, consultare il pediatra è d'obbligo.

 

Chiara De Carli

 



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